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L’arte dei fiori progettata su misura

La Storia

Il Giardino di Santa Maria

Una lunga storia quella di Villa Almerici, tutta vissuta tra architettura, decorazioni pittoriche, giardini, campagna e fiume. Estintasi la famiglia Almerici, la Villa subì diversi passaggi di proprietà prima di essere acquistata – nel 1941 – dalla famiglia Vismara Currò che da allora la custodisce.

La villa si articola in un corpo centrale quadrangolare più antico sul quale, nel prospetto verso la vallata, si sovrappone un’elegante struttura che evoca chiari elementi di derivazione classica. Il rapporto tra natura e architettura, tema comune alle ville pesaresi, viene sviluppato all’interno nei dipinti del Salone, definito Delle Muse ad opera di tre allievi della scuola del Lazzarini: Carlo Paolucci, Placido Lazzarini e Pietro Tedeschi.

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Floral Designer

Beatrice Pantanelli

Sono nata a Pesaro in una meravigliosa villa quattrocentesca circondata da ben curati giardini all’italiana, fontane, orti e campi coltivati. Qui trascorsi i miei primi 9 anni di vita che lasciarono una traccia indelebile nella mia sensibilità: da sempre ho amato l’arte in tutte le sue manifestazioni.

Dopo gli studi all’Istituto Tecnico Agrario Cecchi a Pesaro, la mia carriera lavorativa è iniziata da subito nell’azienda florovivaistica di famiglia nella quale ho svolto attività imprenditoriale per più di 30 anni. Il mio percorso professionale si è completato, nel frattempo, con il conseguimento del diploma di maestra d’arte floreale ottenuto con una lunga e puntigliosa formazione presso qualificati insegnanti in Italia e all’estero. Durante la formazione ho anche partecipato a vari concorsi nazionali ed internazionali fino a classificarmi prima assoluta nel Campionato Nazionale d’arte floreale a Monselice nel 2002. Successivamente, il titolo di insegnante mi ha consentito di girare tutta l’Italia per tenere corsi professionali formando decine di nuovi fioristi.

Tutto questo cammino, faticoso, ma ricco di soddisfazioni, mi ha fatto comprendere come anche “sistemare i fiori” sia un’arte, che può sembrare effimera e fugace, ma è capace di suscitare emozioni, di rendere subito bello ciò che tocca. Questa è la parte più interessante del mio lavoro: servire la bellezza e con essa aiutare a realizzare un sogno.

Mi rivolgo perciò, a chi condivide questo modo di intendere l’arte floreale: preparare un evento, che sia un matrimonio, una convention, un banchetto finanche alla triste circostanza di un funerale, non è semplicemente riempire con delle composizioni floreali degli spazi vuoti, ma vuol dire capire la personalità del cliente, studiare l’ambiente capendone e valorizzandone le caratteristiche e i particolari, sia essa una chiesa romanica o un salone fieristico.